Nonni

A volte i genitori della persona che ha abortito soffrono dopo aver appreso della decisione, o dopo aver visto le conseguenze di un aborto sulla figlia/-o o sul(la) nipote. Essi spesso manifestano una grande preoccupazione per il loro figlio/-a o nipote. 

Oltre questa preoccupazione, i nonni o bisnonni del bambino abortito frequentemente manifestano un senso di tristezza e perdita. A volte esprimono rabbia nei confronti di ciò che è accaduto. Potrebbero provare una delusione perchè la loro figlia ha preso questa decisione senza consultarli. Se hanno insistito nella decisione abortiva possono sentire un grande senso di colpa, la quale si può manifestare in un desiderio di non parlarne o nella razionalizzazione ("Non poteva fare diversamente in questo momento",  "Come avrebbe potuto terminare gli studi?", "Quel ragazzo non sarebbe mai stato un buon padre").

Molti nonni descrivono la loro esperienza in questi termini:



Cari Amici:

In quanto nonni di un bambino abortito può essere che stiate provando un dolore profondo. Forse ricordate
lo shock e la solitudine che avete provato quando avete affrontato la gravidanza di vostra figlia o vostro figlio.
C'è stata la vostra preoccupazione per vostro figlio/a e il vostro desiderio che lui o lei fosse libera di andare avanti con la sua vita.

Magari ricordate la vostra delusione, forse anche rabbia, alla luce del fatto che la vita di vostra figlia ha preso una svolta inaspettata come questa.


Oppure avete provato un senso di inadeguatezza quando dopo il fatto, avete scoperto la decisione presa.

E può essere che a volte ricordiate il senso profondo di perdita del vostro nipotino.

Noi siamo dispiaciuti per la vostra perdita. Vi incoraggiamo a cominciare un percorso di risanamento in modo che, se in futuro vostra figlia vi chiede un aiuto nel suo cammino verso la guarigione interiore, voi siate già pronti a farlo.

In realtà attualmente ci sono poche risorse scritte e pochi gruppi di supporto per i nonni. Tuttavia, stiamo lavorando per incoraggiare la formazione di tali gruppi e la pubblicazione di materiale che possa sostenervi. Attualmente possiamo offrirvi un ascolto compassionevole e possiamo cercare di mettervi in contatto con altri che possono capire e offrire un supporto al vostro percorso verso
la guarigione interiore e il risanamento familiare.



Lettera a mio nipote

Nell'anno 1989 tua mamma, mia figlia, è entrata nel mondo e non dimenticherò mai il momento della sua nascita.

Essendo diventato padre per la prima volta, ero estatico. Quando tua mamma era ancora nel grembo di sua madre, io facevo tutti i tipi di suoni divertenti con la bocca, cercando di comunicare con lei. Penso che sia per quello che lei ha riso la prima volta che io l'ho tenuta nelle mie braccia!

Pensando a te, la mia mente vaga attraverso diversi momenti nella vita di tua mamma. Per me, ogni momento della paternità è stato prezioso ed è ancora prezioso.

Quando tua mamma chiamò dallo studio medico per dirmi che il tuo cuore batteva e che eri in buona salute, fui pieno di gioia! In quel momento, la mia ira riguardo la sua gravidanza di adolescente si trasformò in una grandissima gioia di essere diventato tuo nonno. L'ho ringraziata per avermi dato qualcuno con cui io avrei potuto giocare di nuovo, come facevo tanti anni prima con lei, prima di diventare troppo vecchio. In quel momento ti ho abbracciato con tutto il mio cuore.

Durante le settimane che seguirono ricordai spesso le cose che facevo con tua mamma e tuo zio quando loro erano piccoli. Non vedevo l'ora di giocare con te, di vederti ridere e di confortarti quando avresti pianto.

Poco dopo, però, tua mamma è cambiata tanto e ha deciso che voleva disfarsi di te. Quasi quattro mesi dopo il tuo concepimento tua mamma ti abortì.

Voglio soltanto farti sapere che c'erano molte persone che ti volevano. Tuo padre ti aspettava. Ti stava perfino già comprando dei regali. E tantissime coppie stavano aspettando di adottare i bambini come te. Infatti, milioni di persone ti volevano.

Tuttavia tua mamma spiega che ci sono molte cose che lei vuol fare nella sua vita, e che tu le stavi impedendo di vivere la vita che vuole. Perciò, il 26 di luglio del 2007, tua mamma ha preso un veleno e il giorno dopo ha fatto in modo che gli altri ti buttassero via.

Per il resto del mondo, può essere che tu sia stato soltanto un altro pezzettino di carne. Per me, sarai sempre mio nipote.

                            Tuo nonno,
                                David

Nonno David lavora come operatore sociale a New York. Il 26 luglio, la data in cui ha perso nell'aborto volontario il suo primo nipote, è la festa di San Gioacchino e Sant'Anna, i nonni di Gesù.

Lettera originale in lingua inglese pubblicata nel mensile Celebrate Life (Novembre-Dicembre 2007).
Traduzione a cura di Domenico Montanaro.





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In caso di necessità rivolgetevi ad un professionista abilitato.
 
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