Progetto Rachele
Aiutare un'amica
I Ritiri Spirituali della Vigna di Rachele,
apostolato internazionale che accompagna le donne, uomini e coppie
nel cammino verso la guarigione post-aborto:
Prossimo ritiro
dal 23 al 25 Maggio 2025 a BOLOGNA
Per informazioni cliccate QUI!
Come avrete letto nella pagina della Introduzione ,
il Progetto Rachele è nato
dalla domanda:
Come si può aiutare una persona cara che ha vissuto
questa tremenda perdita invisibile, questa morte nascosta? Come si
può essere vicini all'amica che ha dentro di sè questo peso, questo dolore taciuto?
Come parlare con un’amica che ha abortito
La storia di Andie
Una notte una delle mie migliori amiche della scuola superiore mi ha
chiamato, tutta in lacrime. Non l’avevo più rivista da
quando avevamo lasciato la scuola per andare
all’università. Mi disse che era rimasta incinta durante
il primo anno di università e che si era fatta convincere dal
suo ragazzo ad abortire.
Quella notte della sua telefonata era la
ricorrenza di quel bimbo mai nato. Il suo ragazzo chiuse la relazione
con lei alcuni mesi prima di quella telefonata perché lei
“non era più divertente come prima”.
Cosa potevo
dirle? Non sapevo da che parte cominciare con questo argomento. Durante
i nostri anni insieme eravamo entrambe a favore della vita.
Pensai che avrei potuto calmarla dicendole qualcosa come “Non ti
preoccupare, hai preso la migliore decisione”.
“Cos’altro potevi fare? E’ stata la scelta più
giusta”. Le dissi di metterci una pietra sopra e di pensare al
futuro. Pensai anche che lei stesse esagerando quando mi disse di non
avere più nessun futuro. Ma scoprii, pochi giorni dopo, che
aveva tentato di suicidarsi. Ho sempre desiderato che in quel momento
fossi stata in grado di dirle qualcosa che avrebbe potuto aiutarla
invece di farla sentire più sola.
–Andie
Quasi ognuno di noi conosce qualcuno che ha avuto uno o più aborti. Molte persone conoscono personalmente qualcuno che sta soffrendo a
causa dell'aborto.
Se una vostra amica vi confidasse domani di aver
abortito, sareste in grado di rispondere in modo da portarla
più vicina alla guarigione?
Ci sono modi per evitare l’errore che Andie ha fatto. Modi che
possono aiutare la vostra amica a sperare di nuovo nel proprio futuro.
Se questa è la prima volta che la vostra amica vi parla del suo
aborto, lei potrebbe temere le vostre critiche o che voi possiate
riferire ad altri ciò che lei vi ha confidato. Lei deve sapere
che voi siete una vera amica che si preoccupa di lei, e che voi non
siete lì per giudicarla.
Prima che voi parliate con la vostra amica, tenete bene in mente questa domanda: “Di cosa ha bisogno lei, oggi?”
- Qualcuno che l’ascolti?
- Una spalla su cui piangere?
- Un indirizzamento ad una psicoterapeuta, un prete o un ritiro spirituale?
- O persino un intervento d’emergenza in caso di pensieri di suicidio?
Ascoltate con il cuore
Cominciate ascoltando la vostra amica. Lasciate che vi racconti tutta
la storia senza interromperla. Non è necessario capire tutti i
dettagli. E’ importante che lei si liberi di un po’ del
peso che sta sopportando e che non si senta più sola.
Lei potrebbe parlare di:
- cosa è accaduto nel consultorio, dal medico, in clinica o in ospedale
- furore e rabbia nei confronti del suo ragazzo o marito, dei
suoi genitori, del personale sanitario, di Dio, di se stessa
- colpa, rimorso, depressione, incubi, uso di alcool o droghe per cercare di dimenticare, e perfino
- pensieri di suicidio
- dolore insopportabile o senso di solitudine, ad es. essere lontana dal suo uomo, dalla famiglia, dagli amici
- sensazione di non meritare amore e perdono, di non meritare di aver
più figli
- una fortissima voglia di concepire un altro figlio che dovrebbe prendere il posto del figlio abortito
Assicuratela del vostro affetto e appoggio
Per quanto possiate adoperarvi affinchè tutte le sue sofferenze
scompaiano con le parole giuste, il suo dolore e il senso di perdita
non scompariranno dopo una conversazione. Rassicuratela della vostra
amicizia per lei. Ditele che voi sarete lì per lei e per
aiutarla a trovare sollievo alla sua sofferenza.
Dove trovare aiuto
Chiedete alla vostra amica se ha mai sentito parlare di aiuto per
le
persone che soffrono dopo l'aborto. Ci sono dei posti sicuri dove
persone preparate possono aiutarla a superare il doloro e la perdita, e
darle speranza. Ci sono psicoterapeute, preti e operatori
pastorali preparati ad aiutarla, così come donne che hanno
vissuto la stessa esperienza e dopo aver fatto il loro percorso di
recupero ora sono pronte ad accompagnare le loro consorelle. Sin dal
2010, a Bologna, vengono offerti i ritiri spirituali della Vigna di Rachele,
della durata di un fine settimana, che portano l'approvazione della
Chiesa Cattolica. Date alla vostra amica i seguenti indirizzi
internet: www.ProgettoRachele.org e www.VignadiRachele.org
Guarigione spirituale
Anche una donna che non va in chiesa o che considera se stessa una
persona non religiosa può temere che Dio non la perdonerà
mai per aver abortito, oppure che "l'universo" in qualche modo la
punirà per il gesto compiuto. Lei dovrebbe sapere che Dio ama e
perdona
coloro che sono addolorati. Egli li vuole confortare e dar loro la sua
pace.
Voi potreste invitare la vostra amica ad andare in chiesa con voi, o
chiederle di considerare la possibilità di parlarne con un prete
compassionevole, una suora comprensiva, o altra persona preparata nella
consulenza post-aborto.
"Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono,
l'animo può superare molte sofferenze."
-William Shakespeare
Inizio del Percorso di risanamento
Incoraggiatela a contattare Progetto Rachele (qui su questo sito), La Vigna di Rachele per un
aiuto. Ricordatele
che l’amore e la misericordia di Dio sono più grandi di
qualsiasi peccato.
Rassicuratela ancora una volta della vostra amicizia. Promettetele di
essere lì, non solo oggi, ma anche in futuro. Ringraziatela per
la fiducia che vi ha accordato parlando con voi. Ciò ha
richiesto coraggio. Il suo percorso di guarigione è cominciato. Pregate
per la vostra amica, affidandola a Maria, Madre di Misericordia.
Pregate la Madonna di aiutare questa vostra amica ad avvicinarsi a Dio,
che la vuole risanare e riportare alla vita, e a riconciliarsi con il
suo figlio, che guarda sua mamma attraverso gli occhi misericordiosi di Dio e
intercede davanti a Gesù per lei.
"Due mesi fa ho finito il percorso di riconciliazione dopo l’aborto
offerto dal Progetto Rachele.
Non riesco a trovare le
parole per descrivere quanto meravigliosa è stata questa
esperienza per me.
Sono stata aiutata a fare luce su tutta la
negazione e rabbia,
sulle bugie, testardaggine e lacrime che erano nel mio
cuore.
...Attraverso questa cura i muri sono crollati
e il loro posto
è stato preso dalla compassione,
perdono, grazia, fede e
amore."
- Michelle
Aiutare un'amica che soffre in silenzio
Se voi notate un’amica in preda alla tristezza e inquietudine e
sospettate che l’aborto possa esserne la causa, sapreste come
offrire aiuto senza dimostrare apertamente il vostro sospetto? Un
suggerimento: A tempo debito e nel luogo adatto, potreste dire qualcosa
del genere:
“ Ho scoperto un interessante sito web che mi ha dato un nuovo
punto di vista sull’aborto.
Non mi ero mai resa conto
dell’enorme pressione che le donne subiscono nel prendere una
tale decisione
o come dopo possono soffrire, addolorarsi e si
sentirsi sole.
Anche qui in Italia, come in altri Paesi, ci sono dei programmi che aiutano le donne e anche gli uomini che lottano con i problemi collegati all'esperienza dell’aborto.”
Tenete a disposizione tutte le informazioni (sito web, indirizzo email e numero di
telefono) a disposizione nel caso in cui lei ve li richieda.
Oppure lasciate quelle informazioni dove lei possa ritrovarle.
COSA FARE e COSA NON FARE
Cosa dire e cosa non dire quanda si parla
con qualcuno che ha abortito
Non fare
Fare
NON interrompetela cambiando argomento. |
ASCOLTATE pazientemente tutto ciò che ha
da dirvi. Aspettatevi e permettetele di ripetere lo stesso racconto
più e più volte. |
NON condannatela o giudicatela male per ciò che ha fatto.
|
RASSICURATELA
dicendo che è normale commettere errori.
A livello spirituale, tutte le
religioni insegnano che i peccati possono essere perdonati. Dio vuole
perdonarci. Quello che dobbiamo fare è ammettere che abbiamo bisogno e
che desideriamo il perdono. |
NON negate la perdita del suo bambino.
|
RASSICURATELA
che i suoi sentimenti sono normali. Altre persone hanno provato la
stessa cosa e hanno trovato una via di guarigione. Datele un senso di
speranza dicendo che lei potrà trovare sollievo e potrà riconciliarsi con Dio e
il suo bambino. |
NON incoraggiatela ad accusare altri per il suo aborto. Ma non spingetela a perdonarli, specialmente durante la fase iniziale in cui prova sentimenti di rancore e ira.
|
PERMETTETELE di esprimere liberamente il rancore verso gli altri, ma aspettate il momento opportuno per incoraggiarla delicatamente
a perdonare e a lasciare andare l'ira. Incoraggiatela a notare che
anche le altre persone verso cui sente rancore erano confuse,
spaventate, o in grave difficoltà di fronte ad una situazione
difficile. |
NON ditele che ha fatto la "cosa giusta" o la "cosa migliore" in quel momento.
|
LASCIATELA
LIBERA di provare pentimento per la scelta fatta. Permettetele di
ricordare l'esperienza come un tragico errore. Ma ricordatele che tutti
noi possiamo diventare persone migliori imparando dai nostri errori. Le
donne e gli uomini che hanno trovato la guarigione dopo le sofferenze
causate da un aborto spesso diventano più umili, comprensive,
compassionevoli e sensibili. Persino un'esperienza negativa può essere
usata per aiutare gli altri. |
NON
suggeritele che avere un altro bambino "in futuro" possa essere un modo
per compensare la perdita del bambino abortito. I bambini futuri sono una
benedizione e un conforto, ma non possono rimpiazzare il bambino
perduto. |
INCORAGGIATELA ad
affidare i suoi bambini alle cure di Dio. Rassicuratela che ad un
livello spirituale, la perdita è solo temporanea.
Un giorno potrà
riabbracciare i suoi bambini in Cielo e potrà chiedere e ricevere
il loro perdono. |
NON lasciatela
senza incoraggiarla, più e più volte, a cercare ed accettare l'aiuto di
consulenti post aborto o gruppi di supporto. |
DATELE riferimenti ai siti internet elencati qui in alto insieme ai numeri di telefono ad essi collegati. |
NON abbiate timore di chiederle in futuro come procede il percorso di guarigione. |
DIMOSTRATELE che voi vi preoccupate di lei,
contattandola ogni volta che è possibile, ascoltando ciò
che ha da dirvi. |
Questo sito web non è un sito di consulenza
psicoterapeutica professionale, nè deve sostituire la consulenza
di un professionista abilitato.
A volte l'esperienza di un aborto può creare intense emozioni che forse non potete gestire adeguatamente da soli.
In caso di necessità rivolgetevi ad un professionista abilitato.
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